n.1502 – MATTEO RENZI E L’INTERVALLO

Una riflessione interessante di Luca Sofri qui:
http://www.wittgenstein.it/2013/07/06/matteo-renzi-nellintervallo/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter

In particolare:
Matteo Renzi oggi dà l’impressione di un giocatore che nell’intervallo della partita, invece di rientrare negli spogliatoi e prepararsi al decisivo secondo tempo, resta in campo a fare palleggi e scatti e tiri da lontano nel sette, col pubblico che gli fa “ooooh!” a ripetizione. In un mutuo apparente divertimento che finirà entro pochi minuti, e nel secondo tempo lui sarà spompato, il pubblico ne sarà annoiato, e risolutivi saranno le riserve entrate nel quarto d’ora finale o quelli che si sono tenuti il fiato.”


n.1398 – @pBersani,@matteoRenzi,@RaiBallaro

Visto Bersani a Ballarò.
Confermo:”Onore a Pier Luigi Bersani”.

Stasera ho avuto però la conferma. 
Il principale problema di questo uomo che ha saputo tenere insieme con lo sputo un partito balcanizzato è stato quello delle CERTEZZE….
Ha detto ancora una volta:”LA PDL”.
LA PDL ? LA Partito delle libertà ?!? Perché ?Come mai ? Ci vorrebbe un po’ di analisi.

E poi più seriamente la questione del M5S. Anche stasera parlandone è emerso chiaro che attingere a Gramsci per capire sarebbe stato meglio, molto meglio.Hai insistito sulla tua e nostra SINCERITA’ nella proposta e durante lo streaming, quando questo non è mai stato neanche per un nanosecondo il problema. Il problema era e rimane la NATURA ribellistica, tendenzialmente eversiva e irresponsabile del partito proprietà di Grillo, la irrevocabile, presuntuosa, cieca, irresponsabile alterità dimostrata in questi mesi e rivendicata ancora ieri dal povero Crimi e oggi da Grillo che addirittura sputa sugli italiani al voto.
E ti sei scordato che poco tempo fa Grillo ha chiamato in piazza “venite a milioni” a Roma contro il Parlamento che votava il Presidente della Repubblica, mentre i suoi deputati urlavano davanti a Monte Citorio “Ro-do-tà ! Ro-do-tà !”, aspettandolo per la palingesi poi finita nell’immondizia, ma non per questo meno grave…

Ma basta. Il ragionamento di Bersani conduce naturalmente a Renzi, quello che ha i numeri per vincere.
Qui non è ne questione di questa ne di altre qualità, evidenti e misurabili anche parlandone in incontri casuali al mercato.
Su Renzi il mio dubbio permanente ( quasi certezza salvo smentite ) è e rimane uno: se abbia bisogno e voglia del Partito ( cioè di me e dei tanti me che ci stanno) o no ! Temo di no, e anche al di là della sua volontà. Perché se questo fosse il Partito rientrasse nel suo schema da protagonista lui avrebbe meno forza, che la sua forza sta nell’immagine di diversità che fornisce ogni giorno ai media.
Io, che condivido molto moltissimo di quello che propone, annuncia e fa a Firenze non posso ne voglio accettare che con me, Franco, Giovanna, Alberto, Giovanni, Rosanna, Marco, Dealma, Roberta, Lella, Federica, Fulvio, Fausto, Rosetta etc. etc. magari si vinca alle elezioni politiche ma SENZA ALTRO ESSERE CHE DEI PORTATORI DI VOTI.
Caro Matteo, o balli con noi o balli da solo, ma io al ballo non starò ad assistere.
Ecco.