n.3423 – Andrea ORLANDO

minacciato a firma del cosiddetto stato islamico è  cosa da non sottovalutare. Mi auguro che gli inquirenti facciano rapidamente tutto ciò che devono fare e che nel frattempo sia assicurata al ministro tutta la sicurezza necessaria. Lui per parte sua sa come comportarsi. Lui non trema.

n.2531 – IL PRIMATO DELLA POLITICA

Dice bene De Rita: un merito indiscutibile di Matteo Renzi è quello di aver riaffermato il primato della politica.
Una politica che si nutre di impegni annunciati e alcuni atti concreti la cui “summa” è: “CON LA POLITICA SI PUO'”.
Si puo’ fare una riforma al mese, cambiare verso ai consumi facendoli crescere,togliere di mezzo gli ostacoli burocratici allo sviluppo, far ripartire la crescita economica e persino passare da sorvegliati speciali dell’Europa a guida degli altri paesi.
Però dopo l’avvio in quarta si sono già dovute scalare le marce, e la POLITICA per ora si è limitata a iniziare e con difficoltà palesi, la sola riforma di se stessa, vedi Provincie, Senato, Elezioni.
Ha funzionato meglio la rottamazione soprattutto nel partito del premier e la messa fuori gioco dei corpi intermedi come il sindacato ma non è chiaro se ciò sarà funzionale a qualcosa di più che non all’affermazione di un nuovo potere.
In questo quadro si fa però avanti a passi decisi la concreta possibilità di una vera riforma, quella della giustizia civile. 
E’ il prodotto di un lavoro intenso realizzato senza esibizioni, di un coinvolgimento ampio dei principali operatori in un confronto volto a cambiare costruendo insieme del quale oggi sul Sole 24 Ore in totale trasparenza sono presentati alcuni importanti risultati.
I passi fatti in questo campo fanno pensare che questa sia ad oggi l’unica vera riforma realizzabile a breve.
Se così sarà il merito della compagine governativa andrà riconosciuto e magari servirà di sprone per passare dalle parole ai fatti anche in altri campi cruciali e anche di esempio come metodo da seguire, dopo averlo imparato.

n.2451 – Carlo Lombardi

“Sono trascorsi pochi giorni dall’ultimo saluto al compagno Carlo Lombardi, senza cerimonie né orazioni, in maniera semplice e sobria.
Per lui non poteva che essere così.
La vita di Carlo rappresenta la storia d’Italia e della nostra città in particolare.
Giovane operaio, nel dopoguerra viene licenziato perché comunista, discriminazione patita da molti concittadini costretti a reinventarsi una vita pur di non abiurare un ideale.
Lui e il fratello Giorgio emigrano in Svizzera dove lavorano come tornitori alla Brown Boveri.
Ricordo i suoi racconti, l’incontro con la grande fabbrica, la classe operaia fatta di persone provenienti da tutta Europa.Di quel periodo emergeva l’orgoglio di poter dire che la scuola operaia spezzina formava operai specializzati che non sfiguravano di fronte a nessuno e la sensazione di far parte di qualcosa di più grande e importante: fabbrica e operai non erano un numero di persone, erano un corpo compatto che stava costruendo il riscatto dell’Europa devastata dalla guerra.
Questa considerazione, quest’ansia di riscatto è stata per Carlo una costante.
Rientrato a La Spezia Carlo e il fratello Giorgio fondano l’officina meccanica TM alla Pianta, il suo quartiere.
Inizia l’impegno nella CNA della quale il fratello diventerà Presidente.
L’ideale politico di gioventù non l’ ha mai abbandonato, la sua presenza è costante, ragionata in ogni passaggio della storia complessa della sinistra italiana in ogni fase importante per La Spezia.
Sino alla fine ha frequentato il circolo PD del suo quartiere le feste e si è impegnato in ogni campagna elettorale, promuovendo una generazione di giovani in grado di raccogliere l’eredità di vicende umane come la sua e di farsi classe dirigente all’altezza dei valori della nostra storia e delle sfide di oggi.”

Andrea Orlando, Guardasigilli della Repubblica italiana.


n.2260 – Proclami e risultati

Che Andrea Orlando, il Ministro della Giustizia fosse una persona seria oltre che capace e determinata già lo sapevo.
Oggi ne ho avuto un’ulteriore prova nelle cose dette a L’Unità sul suo programma di lavoro al Ministero.
Nessun proclama, nessuna ricerca della valorizzazione del proprio operato con fantasmagorie  botti di parole o promesse altisonanti .
Invece l’attenzione a richiamarsi sempre alla realtà, ai fatti, con modestia personale e valore attribuito costantemente alla forza dell’insieme, “la volontà politica”.

“Abbiamo invertito una tendenza ma non è ancora stabilizzata e dobbiamo assolutamente dimostrare che in Italia è cambiato qualcosa nel sistema delle pene”, dice, e poi mentre cita progressi e fatti concreti trova il modo di dare ad essi la dimensione corretta:

Il trend alla crescita dei detenuti è stato bloccato, e tutti i mesi assistiamo a una piccola diminuizione” 

“La forbice fra detenuti e posti nelle carceri va ridotta di diecimila unità.Non è certamente l’ottimo ma consente di iniziare a lavorare sulla qualità della detenzione”

“..tutte le misure in atto e quelle in fase di approvazione hanno effetti piccoli e strutturali
“..ci attendiamo piccoli ma utili numeri….

“Dobbiamo recepire la sentenza della Corte …E questo produrrà effetti anche sulla riduzione dei detenuti.Nulla di per se risolutivo.

Credo che da questo lato del lavoro di Governo Renzi troverà senza difficoltà corrispondenza fra gli impegni presi e le scadenze dichiarate e i fatti.





n.212 – L’INSIEME IN LUOGO DELLE "PARTI"

Veltroni presenta il suo docufilm su Berlinguer, D’Alema, con Renzi il suo libro sull’euro, Renzi presenta il libro di D’Alema e governa con i suoi fuochi d’artificio, la Presidente della Camera dei Deputati e Andrea Orlando si occupano di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.Non li metto insieme per confondere o rassimigliare. E alla fine neanche per distinguere e separare. E’ l’insieme che manca .Il Rinascimento che vorrei è quello dell’insieme, della comunità.

n.2180 – TGV – GGV

In Francia hanno il TGV ( Train à Grande Vitesse ) e in Italia ora il GGV ( Governo a Grande velocità ).

Completata con i vice-ministri e i sottosegretari la squadra del Governo Renzi, già oggi i primi atti, dal decreto salva-Roma a quello che salva il lavoro di migliaia di addetti alle pulizie nelle scuole, a quelli presentati da Andrea Orlando: 

1)inasprite sanzioni sfruttamento sessuale minori 
2) nuove misure contro sfruttamento sessuale 
3)varato testo su tratta esseri umani

Siamo contenti ? 
Contentini e in guardia




n.2178 – IL JOLLY Andrea Orlando

Il Governo Renzi ha avuto la fiducia in Parlamento ed è partito.
Oggi visita a Treviso.
The show must start.
Da oggi saranno i fatti a parlare.Che giungano, perché molte speranze si appuntano sul governo e guai a deluderle.
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Una digressione sulla vicenda formazione del governo e poi basta.
E’ ben noto che per Renzi il Ministro della Giustizia doveva essere il magistrato Gratteri ma ha trovato il muro alzato da Napolitano.Non era una cosa da niente trovare una soluzione al grattacapo, ma nell’elenco dei Ministri c’era un tale Andrea Orlando, all’Ambiente.
Era lì perché lì era anche con il governo Letta e lì aveva fatto assai bene, con fatti (che sono la cosa più moderna che ci sia) e anche con moderna capacità mediatica ( la Terra dei fuochi e altro ).
Ma aveva fatto fra l’altro anche il responsabile Giustizia nel PD, un incarico non istituzionale e anche di scarsa visibilità esterna, ma Andrea Orlando l’aveva fatto con merito e anche con mosse come quella di comunicare le idee del PD sulla giustizia attraverso Il Foglio il giornale berlusconiano più intelligente.
Andrea Orlando andava bene anche alla Giustizia.
Un JOLLY.
E così, con l’unico Jolly disponibile fra tanti nomi si trovata la quadra del Governo Renzi.

Andrea Orlando, Ministro Guardasigilli della Repubblica Italiana